L’Istituto Comprensivo si articola su un territorio morfologicamente molto vario e differenziato tra i due Comuni di Sant’Elia F. e Vallerotonda L’urbanizzazione è mediamente diffusa sul territorio di Sant’Elia che presenta degli addensamenti anche nelle zone periferiche, strutturate in frazioni, che tuttavia non in tutti i casi risultano ben collegate al centro, con mezzi di trasporto pubblico. Il Comune di Vallerotonda – situato al di sopra dei 600 mt – ha le caratteristiche tipiche del comune montano con insediamenti abitativi dislocati tra il vecchio centro abitato e tre frazioni (Cardito, Valvori e Cerreto).

La provenienza socio-ambientale degli alunni è molto diversificata, poiché la popolazione è variamente occupata, nel settore secondario, nelle libere professioni, nell’artigianato e nell’imprenditoria, ma nel complesso, la struttura sociale è caratterizzata dalle problematiche derivanti dalle trasformazioni che il territorio ha subito nel corso degli ultimi decenni, periodo in cui è diventato una realtà industrializzata con l’insediamento, nelle vicinanze, dello stabilimento FIAT che, sottraendo forza lavoro all’agricoltura, ha modificato radicalmente lo stile di vita della maggioranza della popolazione residente.

L’abbandono di un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura ha cambiato la struttura del nucleo familiare che originariamente era allargato, ad esempio, ai nonni, e si è avuta la perdita di modelli di comportamento ancorati alla tradizione a favore di altri stili di vita modellati sulla presunta superiorità della società postindustriale.

La sicurezza economica, derivata da un salario fisso, ha certamente migliorato temporaneamente le condizioni di vita, ma ha altresì condotto i gruppi familiari all’imitazione di modelli di comportamento improntati al consumismo, all’abbandono della propensione al risparmio, della programmazione e della pianificazione del futuro delle nuove generazioni.

L’urbanizzazione ha anch’essa subito notevoli trasformazioni, con la nascita di nuovi quartieri di edilizia popolare, spesso non sufficientemente attrezzati con i necessari servizi. (ad.es. Case Fiat), dove soprattutto i bambini ed i più giovani non hanno a disposizione luoghi di aggregazione dove trascorrere il tempo libero; pur tuttavia, nel territorio sono presenti diverse associazioni sportive che impegnano ragazzi e ragazze in età scolare nel gioco del calcio e dalla pallavolo.

E’ comunque dal punto di vista culturale che mancano – in loco - momenti ed occasioni di incontro, e si può affermare che la scuola rappresenta la principale, se non l’unica, agenzia formativo-culturale del territorio, in grado di provare a correggere gli atteggiamenti che i ragazzi e le ragazze derivano da modelli di riferimento non sempre positivi imposti dai media e rappresentati dai divi dello sport e dello spettacolo, anche perché i genitori, a volte molto giovani, fanno fatica a rappresentare una guida certa e sicura in una società dominata dal mito dell’apparenza e del facile guadagno.

Le nuove generazioni che la scuola si trova ad accogliere, nella stragrande maggioranza, non considerano più lo studio (e la conoscenza che ne può derivare) veicolo di emancipazione sociale; spetta, dunque, proprio alla scuola far riscoprire l’importanza dell’acquisizione di competenze certe e valide,indispensabili per poter compiere scelte responsabili nel futuro. Pertanto, motivare gli alunni allo studio rappresenta la sfida più grande che la scuola deve affrontare: rendere accessibile, comprensibile ed allo stesso tempo interessante e piacevole il sapere è il fine ultimo che i docenti devono perseguire giorno per giorno.

 

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